L’Anatocismo è quella prassi bancaria in base alla quale gli interessi, generalmente maturati a cadenza trimestrale sul saldo debitore, vengono capitalizzati, ovvero “riportati a capitale”.
Così facendo, gli interessi “capitalizzati” nel trimestre precedente producono, a loro volta, allo scadere del trimestre successivo, interessi che vanno a capitalizzarsi sul saldo finale, in una spirale senza fine.
La capitalizzazione trimestrale delle competenze comporta aumento del debito sul c/c e l’accentuazione del Saldo negativo del trimestre successivo.
Le spese e gli interessi passivi maturati in un trimestre vengono considerati come Nuovo Capitale, a “Debito” del Cliente della Banca.
L’ effetto di tale procedura é quello di trasformare le competenze, maturate nel periodo, in nuovo “Capitale a Debito”.
Così facendo il Debito o Capitale del cliente aumenta costantemente, nel corso dell’anno. Invece, l’eventuale Credito (di regola, fino a Giugno dell’anno 2000) si incrementava solamente al termine dell’anno. Tale prassi è stata dichiarata “Illegittima” dalla Corte di Cassazione.
Le clausole contenute nei contratti bancari, alludenti a detta “prassi” (c. d. clausole anatocistiche), sono nulle, improduttive di ogni effetto, per violazione del disposto di cui agli artt. 1283 c. c., 2697 e 14182 c.c..
L’art. 1283, in particolare, dispone espressamente che: “In mancanza di usi contrari, gli interessi scaduti possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza e sempre che si tratti di interessi dovuti da almeno sei mesi”.
Quanto affermato ha trovato suggello in una storica sentenza della Corte di Cassazione (Sezione I, 16 marzo 1999 n. 2374), che ha limpidamente statuito: “E’ nulla la previsione contenuta nei contratti di conto corrente bancario avente a oggetto la capitalizzazione trimestrale degli interessi dovuti dal cliente, giacché essa si basa su di un mero uso negoziale e non su di una vera e propria norma consuetudinaria e interviene anteriormente alla scadenza degli interessi“.
Tale suggello é stato confermato e ribadito con l’altrettanta storica sentenza, la Nº 21095 della Sezioni Unite della Suprema Corte, del 4 novembre 2004. In conclusione, in un’obbligazione pecuniaria, l’applicabilità dell’anatocismo implicherebbe che il debitore sia tenuto al pagamento non solo del Capitale e degli Interessi pattuiti, ma anche degli ulteriori interessi calcolati sugli interessi già scaduti. Si comprende dunque la necessità, da un lato, di tutelare il debitore dall’applicazione di prassi illegittime, e dall’altro, quella di fornire la possibilità di effettuare la richiesta di rimborso degli interessi anatocistici illegittimamente percepiti dalle banche.
Cosa serve per richiedere la restituzione degli Indebiti bancari?
La documentazione necessaria all’analisi peritale del conto corrente consiste nel possesso di tutti gli estratti conto trimestrali, comprensivi di scalare e di riepilogo competenze. Questo, dall’apertura del conto fino ad oggi o fino alla chiusura (se il conto sia stato chiuso), nonché, ove possibile, del contratto di apertura del conto e delle successive ri-sottoscrizioni.
Qualora mancassero alcuni estratti conto, l’elaborazione sarebbe ugualmente possibile ma il risultato sarebbe parziale.